Anticiclone Azzorriano o Africano?

Ritratto di ermanno1984
Pubblicato Lunedì, 6 Giugno, 2022 - 07:41 da Ermanno "ermanno1984" Carlini

Nonostante l’inizio (meteorologico) dell’estate in Europa sia il 1° giugno, la stagione 2022 ha decisamente anticipato i tempi rendendo almeno l’ultima decade di maggio un preludio alla stagione estiva almeno sulla parte sud-occidentale del continente. Questo grazie o a causa (dipende dai punti di vista) della presenza degli anticicloni che in estate portano stabilità, caldo e ormai sempre più spesso temperature abbondantemente sopra media mentre nella stagione fredda sono sempre causa di stabilità ma che si traduce in temperatura sopra media in quota e nebbie e inversioni termiche al suolo. Si è parlato appunto di anticicloni, poiché ormai il clima mediterraneo ha due protagonisti fissi, l’anticiclone delle Azzorre e l’anticiclone Africano. Quali sono le differenze?
L’anticiclone delle Azzorre (o atlantico) è la figura di alta pressione che negli scorsi decenni dominava l’estate mediterranea, con temperature elevate e stabilità atmosferica ma che garantiva spazio anche ai temporali convettivi sui rilievi e refrigerio sulle coste grazie alle brezze marine. Questa figura climatica, avendo infatti origine nell’Oceano Atlantico, tipicamente non porta con se temperature e geopotenziali eccessivamente elevati e ciò garantisce una certa “mobilità” della colonna d’aria. Nella figura qui sotto è rappresentata la classica espansione dall’Atlantico verso oriente dell’alta pressione delle Azzorre.

Questa cartina mostra proprio come le isobare dell’anticiclone abbiano origine dall’Oceano e pertanto la colonna d’aria trasportata sul Mediterraneo avrà le caratteristiche esposte sopra.
Da circa un decennio, la figura dell’alta pressione delle Azzorre è sempre più spesso sostituita in estate dall’anticiclone Africano che ha caratteristiche assai diverse: l’origine di questa figura barica si trova su un continente e per tale motivo le temperature che essa porta con sé sono decisamente più elevate di quelle azzorriane (sia in quota che al suolo). Pure i geopotenziali (sempre per lo stesso motivo) sono sensibilmente più elevati, tali da inibire le piacevoli brezze marine e i fenomeni convettivi tipici invece di regime di alta pressione atlantica. In estate la presenza dell’anticiclone africano è sinonimo di caldo torrido. La figura qua sotto mostra l’espansione dell’anticiclone africano verso nord (in generale il bacino mediterraneo)

Dalla cartina, si vede molto bene come tale espansione sia in genere causata dallo sprofondamento di una goccia depressionaria poco a ovest del Portogallo: la risposta è appunto la risalita verso nord di aria caldissima dal nord Africa, con tutto ciò che ne consegue.
Per l’appunto, la cartina in questione è la possibile evoluzione climatica per il prossimo 19 giugno secondo GFS: se dovesse andare così come mostrato in Italia si raggiungerebbero temperature (sia al suolo che in quota) davvero molto elevate. Fortunatamente, vista l’elevata distanza previsionale, è auspicaile che tale configurazione venga ritratta dal modello in questione!

 

Christian Macera