Alluvione levante ligure, analisi meteorologica

Ritratto di Conrad
Pubblicato Mercoledì, 26 Ottobre, 2011 - 14:13 da Stefano "Conrad" Massini

Abbiamo ancora sotto gli occhi la devastazione e la furia dell'acqua che si è accanita sulla provincia di La Spezia e l'alta Toscana.

Sono scesi più di 400mm di acqua in poche ore, la quantità che Savona ha visto nell'ultimo anno per fare un raffronto. E' chiaro che una quantità di acqua così ingente in così poco tempo non può che causare gravi problemi come tragicamente è avvenuto. Il periodo secco di settembre e prima metà di ottobre ha fatto il resto, con i letti dei fiumi invasi da vegetazione e la terra non abituata a trattenere una così grossa quantità di acqua.

Ma essendo Meteolanterna un sito meteorologico, ci poniamo in questa sede una domanda ben precisa, come è stato possibile che una tale quantità di acqua abbia insistito in tale maniera su una stessa zona? Per capire la genesi di questa perturbazione consiglio di leggere a chi non l'avesse fatto lo speciale precedente al peggioramento.

L'immagine successiva rappresenta il radar di quelle ore, nel quale il giallo-rosso (fortissime precipitazioni) insiste sullo spezzino occidentale e le precipitazioni sembrano autorigenerarsi sul mar Ligure e poi spostarsi verso la costa e successivamente verso sud.

Per l'analisi ci serviamo delle mappe del vento del modello Moloch alle ore 15 (l'ora più critica per quelle zone). Sono infatti direzione e umidità dei venti che determinano le velocità verticali, ovvero la risalita di aria dal basso verso l'alto che, condensandosi, genera nuvole, piogge e, come in questo caso, violenti temporali.

Per iniziare vediamo la carta dei venti a 700hPa, ovvero circa a 3000mt. Perchè partitre dall'analisi da una carta con venti in quota? Semplicemente perchè la struttura dei venti a 3000mt determina il movimento del fronte che, come possiamo vedere, si sposta da ovest verso est colpendo perpendicolarmente la costa del levante. Inoltre la carta evidenzia anche una quantità elevata di umidità della colonnina d'aria, ingrediente fondamentale per la condensazione dell'aria.

La carta dei venti a 850hPa evidenzia direzione e umidità dei venti a 1500m. Questi venti sono importanti per l'analisi delle piogge di tipo orografico, determinate da velocità verticali generate dal sollevamento dell'aria forzata dalle catene dei montuose. L'aria che arriva già estremamente instabile dal mare trova gli appennini liguri, si solleva e scarica l'acqua condensata dal sollevamento orografico. Come possiamo vedere dalla carta successiva, la costa, essendo perpendicolare alla direzione del vento, ha subito un sollevamento orografico evidente. Un esempio dell'effetto orografico possono essere state le precipitazioni sui paesi delle cinque terre, notoriamente con alle spalle le colline a picco sul mare.

Con ogni probabilità però, alla forte umidità in quota e al sollevamento orografico, si è aggiunto l'ingrediente principale, il sollevamento frontale, ovvero lo scontro tra aria fredda proveniente da nord e aria calda da sud  lungo quella che gli esperti chiamano linea di convergenza delle correnti.
Per verificare il fenomeno sulla carta, dobbiamo scendere di quota e leggere i venti al suolo.

La carta mostra proprio lungo la linea delle precipitazioni più forti un incontro-scontro tra l'aria fredda trasportata dalla tramontana e quella calda e umida trasportata dalle correnti frontali dallo scirocco-ostro.

L'aria fredda da nord scende dalla pianura padana verso il mar ligure per effetto dal differenziale di pressione determinato da cause termiche (tra la pianura fredda e il mare più caldo) e dinamiche (richiamo del minimo di pressione che si crea sul mar ligure in molti peggioramenti autunno-invernali). Per questo a ponente quando è brutto tempo soffia spesso la tramontana.

Lo scontro con l'aria calda determina quindi una brusca risalita di quest'ultima che, più leggera perchè calda, condensa violentemente creando quegli imponenti cumulonembi che hanno generato le fortissime piogge.

Ed ecco infatti l'effetto nella carta delle precipitazioni secondo il modello, estremamente vicino a quello che poi è realmente accaduto.

Certamente le precipitazioni sono la condizione fondamentale per ogni alluvione. Ma per generare autentici disastri come quello accaduto a Brugnato, Borghetto Vara o Monterosso ci sono motivazioni di carattere idrologico e orografico e antropico.

Speriamo quindi che accanto all'imprevedibilità dei fenomenti naturali estremi ci sia la consapevolezza che alvei poco curati e troppa cementificazione non possono che peggiorare gli effetti di tali terribili catastrofi.

 

Commenti

Ritratto di Joyrayd

Sono onorato di avere un collega di staff cosi preparato!!

Analisi semplicemente perfetta e didatticamente utilissima

 


Ritratto di ermanno1984

complimenti ste, bellissimo speciale